rete blog.jpgTony Siino ha scovato un interessante post di Michael Arrington nel quale si torna sul tema della “natura” dei blog. L’oggetto del contendere, questa volta, è la presenza dei commenti.
In sintesi: un blog, per definirsi tale, deve consentire ai suoi lettori di lasciare commenti?
Michael Arrington ha lanciato un sondaggio dai risultati eloquenti: su quasi 3.000 voti registrati al 2 di Gennaio, poco meno del 30% degli utenti ritiene che senza commenti un blog non possa definirsi tale; gli altri li ritengono comunque utili o molto utili.

Al di là della modalità quantomeno discutibile di porre la domanda, ritengo che il tema sia di rilievo. Capire cos’è un blog non serve tanto a sapere se quello di tizio o quello di caio possano o meno definirsi tali, quanto a comprendere le potenzialità intrinseche del mezzo. E sfruttarle al meglio.

Curiosare su Google per vedere le definizioni di blog non è molto confortante. Un minimo comun denominatore sembra essere la presenza di “notizie” (o comunque riflessioni) pubblicate in ordine cronologico inverso (come giustamente dice Tony). E possibilmente arricchite da commenti.

Tutto qui? Personalmente ritengo di no.

Il fatto che vi siano o meno i commenti, o che vi sia un paginone lungo lungo lungo piuttosto che una sola paginetta non possono essere gli unici elementi connotanti di un blog. Altrimenti siamo diventati tutti matti, a perder tempo tra classifiche, autoreferenzialità e compagnia cantante.

Penso invece che il blog – per esprimere al meglio la sua specificità – non possa essere considerato in maniera avulsa dalla blogosfera nella quale è inserito.
In altri termini il blog è tale solo se inserito nel suo contesto. Il blog è un prodotto dell’intelligenza collettiva (o intelligenza connettiva, come la definisce De Kerckhove). Quindi cessa di essere blog quando – proprio come un neurone – non è connesso attraverso le sinapsi agli altri neuroni.
E queste sinapsi non sono altro che i trackback, piuttosto che i servizi come Cocomment o anche il banale Technorati, che collegano i blog tra di loro dando vita alla blogosfera. Tecnologie, servizi e strumenti che fanno del blog qualcosa di ben diverso da un paginone commentato.

I commenti arricchiscono un blog. È evidente e ne sono convinto. Ma non credo che ne siano l’elemento connotante. Se dovessi immaginare un fattore discriminante per dire “questo è un blog, questo no”, indicherei altri elementi.

  • In primo luogo la presenza di un Feed RSS che consenta di veicolare i contenuti rendendoli “visibili” nei sistemi di indicizzazione (Technorati, o Google Blog Search ad esempio) e negli aggregatori.
  • In secondo luogo la possibilità di effettuare trackback ai post, che permette di sviluppare reti dinamiche di relazioni tra i blog su tematiche specifiche.

Tutti quegli elementi, insomma, che spostano il blog dalla dimensione individuale (e – mi si permetta – vagamente onanistica) ad una dimensione collettiva, che richiami i concetti di rete già descritti pochi giorni fa.