logo_aams.pngAlessandro Guerra, il nostro tesista 2.0, mi fa notare che su Excite si parla di Gottabet, sito inglese dedicato alle scommesse in stile 2.0 (e ci mancava!). Com’è noto infatti gli inglesi scommettono su tutto, ma proprio su tutto. E con Gottabet si può scommettere su tutto. Ma proprio su tutto.

Il sito (che ovviamente riporta la dicitura “beta” ormai d’ordinanza affianco al nome) consente a tutti di pubblicare la propria scommessa definendone caratteristiche, quotazione e quant’altro. Non mancano un meccanismo di valutazione della reputazione del giocatore in stile e-bay, il pagamento con carta di credito e paypal, un sistema di tagging delle scommesse ed una strizzata d’occhio alla solidarietà (secondo me un po’ pelosa, ma a caval donato…) con la possibilità di donare in beneficenza parte delle vincite.

Mi chiedo quanto impiegherà la nostra efficientissima Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ad accorgersi di questo nuovo sito, ed aggiungerlo alla lunga lista di quelli già censurati.
Ah no, scusate, non si può parlare di censura, o di oscurantismo perché – come recita una “velina” del Direttore Generale di AAMS – il provvedimento “Non è oscurantista in quanto tende a non rendere accessibili i siti di quegli operatori che hanno deciso scientemente di “oscurare” – loro sì! – il sistema delle regole che ogni Paese democratico si dà e deve darsi per salvaguardare i consumatori, l’ordine pubblico ed il sistema competitivo”. E d’altro canto “…non è protezionistico in quanto ogni operatore che desidera entrare nel mercato italiano può già farlo con investimenti limitati, acquistando concessioni esistenti in Italia”. Infatti il problema non è evitare che si scommetta, ma farlo pagando la concessione governativa…

Io finché posso (ma tanto bypassare l’IP hijaking sarà abbastanza banale) una scommessa su Gottabet l’ho fatta (in noccioline). Chi partecipa?