Perdonatemi, ma faccio proprio fatica a capirne bene il senso…
Voglio dire: ho un giornale, nel quale potrei inserire dei meccanismi di rilevazione del feedback come si fa da queste parti da anni, ma mi guardo bene dal farlo. In compenso arruolo un battaglione di cento blogger che deporto in massa sulla mia piattaforma avviando una batteria di blog…
Che senso ha quello che faccio?
Se i blog in questo caso sono semplicemente un format editoriale da cavalcare perchè va di moda posso anche capirlo (magari non condividerlo), ma se i blog trovano la loro forza nel concetto di editoria indipendente, nell’aura di libertà d’opinione che si portano dietro e in tutte le cose che da tempo ci diciamo, me ne sfugge l’utilità, dal momento in cui vengono ingabbiati nel quotidiano di Confindustria… C’è una bella differenza tra un network di nanopublishing ed un network di blog di un megapublisher!
bho… Gaspar è ottimista, io per ora un po’ perplesso…
technorati tags: Nova100, Gaspar Torriero, Roberto Dadda, Punto Informatico, IlSole24Ore, Luca De Biase
Stefano, non crederai mica che qualcuno si lasci intimorire dal nome che ha sopra la testa?
Se riesce ad essere indipendente Emilio Fede, non riesco proprio a capire la tua perplessità riguardo l’indipendenza dei blogger di nova100.
@luca
bhè.. se pensi che Fede sia indipendente allora hai ragione tu! 🙂
Ma il punto – scherzi a parte – non sta tanto nell’indipendenza dei blogger, quanto nel senso complessivo (editoriale) della cosa… Non ho detto che non sono d’accordo, ma che mi perplime…
Sono assolutamente convinto che Fede sia “indipendente” nel senso che il suo “affetto” per Berlusconi e’ totalmente sincero, non condizionato da imposizioni esterne.
Altrimenti non posso credere che un uomo arrivi a quel livello di prostrazione 🙂
Per quanto riguarda Nova100 seguo la vicenda dai commenti della blogosfera, ed a sentire le diverse opinioni mi convincono di piu’ quelle che esprimono qualche perplessita’, come anche ha fatto Roberto Dadda.
@markingegno
su fede – in questo senso – sono assolutamente d’accordo con te. 🙂
devo aggiungere che io, purtroppo, come fisima personale, penso sempre che chi ha un cappello sopra la testa, una protezione (come per esempio il nome sole24ore), sia MENO autorevole di chi una protezione come questa non ce l’ha, come presupposto.
poi bisogna vedere cosa e come scrivono, e da questo dipende il giudizio ultimo.
non so se sei d’accordo.
ciao
alessandro
Stefano, io sono ottimista a prescindere!
E in questo caso, il mio ottimismo mi porta a pensare che i lettori di blog, come gli stessi blogger coinvolti, saranno perfettamente in grado di valutare se il progetto merita oppure no.
Bisogna anche dargli qualche giorno di tempo, non credi?
@eio
completamente.
@Gaspar
che tu sia ottimista a prescindere non può che farti onore! 🙂
per quanto attiene il progetto Nova100, hai senz’altro ragione, tra qualche giorno vedremo. Ma ciò che più mi perplime non è l'”affidabilità” dei blogger o la loro onestà intellettuale, quanto il senso editoriale del progetto. Che senso ha un network di blog strutturato in questo modo?
Giornalisti ed editori – con tutte le eccezioni che le generalizzazioni comportano – sono affascinati ed al tempo stesso terrorizzati dall’ondata dei social media, del citizen journalism e, quindi, dei blog.
Volendo dare un’interpretazione negativa sarebbe possibile ipotizzare una manovra di accerchiamento alla blogosfera da parte dell’editoria tradizionale.
Al di là delle possibili interpretazioni, sono i numeri che parlano. Siamo il paese fanalino di coda [ancora una volta] sia per valori assoluti che per investimento procapite in comunicazione sul web; su qs basi iniziative quali Nova 100 non hanno senso a mio avviso.
Un abbraccio.
Pier Luca santoro
ottimo post, duro il giusto.
diciamo così: magari Luca sta cercando di dimostrare che è ora di cambiare come è fatto quell’impaludato giornale. In questo caso, gli mando un grosso in bocca al lupo! 🙂
Vedrete quando il Sole 24 ore si schierera’ per Montezemolo….
perchè, non l’hanno ancora fatto?
Io tendo sempre a plaudere nuove iniziative, soprattutto quando proposte da persone capaci.
Detto questo mi pare che qui ci si dimentichi del problema della raccolta pubblicitaria che, soprattutto per le piccole realtà, rappresenta un grosso ostacolo per chi parte da zero.
Caro Stefano [Vitta], sulla professionalità di Luca De Biase, personalmente, niente da ridire……….anzi; altri mi pare invece abbiamo visioni troppo circoscritte non saprei dire se pour cause o per oggettive limitazioni di esperienza/capacità professionale.
Come dico nel commento precedente le prospettive di raccolta sono infinitesimali [per piccoli e per grandi]; la stima degli investimenti in comunicazione digitale per il 2007 è di 665 milioni di euro dei quali il 50% almeno è per seo & sem, restano dunque circa 320 milioni di euro per i mille rivoli network di blog inclusi ; tanto per darti un termine di paragone la comunicazione outdoor vale 790 milioni di euro e il direct marketing 4.915.
Al di là di ogni altra possibile considerazione, forse essere grandi è peggio.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
La contraddizione che metti in evidenza mi sembra palese, ma da un progetto come questo possono scaturire delle buone cose.
Potrebbe servire al Sole24ore per capire meglio qualcosa e potrebbe servire a far circolare certe conoscenze su canali diversi. E’ strano anche che si pensi di creare un grumo, un presunto centro d’influenza in una geografia che per definizione è diffusa e non raggrumabile. Ma credo d’aver capito che si tratti di un progetto suscettibile di cambiamenti e comunque è positivo il fatto che si possa concretamente contaminare un grande giornale. Insomma, se è un punto di partenza è una cosa che può portare solo bene, qualunque sia il futuro che ha. Secondo me.
scusate, ma…
a) non capisco che problemi di raccolta pubblicitaria possa mai avere il Sole24Ore. E “essere grandi è peggio”, poi? mah.
b) 665 milioni di Euro per la pubblicità su Internet nel 2007 in Italia chi li ha dichiarati, Wanna Marchi? mah.
Mi permetto, Stefano, di segnalarti la mia interpretazione:
http://marketingpark.blogspot.com/2007/06/metafore-bovine.html
Caro Massimo,
I dati citati sono le proiezioni per il 2007 di Assocomunicazione mentre i consuntivi 2006 sono da fonte IAB/Nielsen [se vuoi approfondire/riscontrarlo, il caso vuole che ne parli oggi su marketingblog e vi sono i link relativi a tutte le fonti sopracitate ed altre che non sto qui a specificare].
Il sole24Ore ha problemi di raccolta pubblicitaria, così come qualunque altro editore e relativa concessionaria in generale. Il riferimento sulla grandezza, comunque, non era al giornale ma ai 100 blog.
Chiarito l’ambito, il senso è che vista l’esiguità della raccolta complessiva una struttura articolata quale Nova100 farà più fatica a rientrare economicamente degli sforzi.
Sono inoltre le logiche di qs network nascente e di altri che a mio avviso non stanno in piedi nè concettualmente nè economicamente; alcune motivazioni – come predetto – le trovi [se credi]nel blog altre [se hai voglia] ce le chiariamo per mail o al telefono visto che possediamo entrambi in ns riferimenti.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
ciao Pier Luca,
sono molto di corsa, ma quest’anno (2006) a quanto si è chiuso? 300? quindi, prevedono un aumento del 100%? a dopo.
Ciao Massimo,
Il 2006 pare – con tutte le approssimazioni del caso – essersi chiuso a 480 miloni di euro e prevedono un più 41,5% che dovrebbe portare l’overall [ma oltre il 50% è sem e seo] a 665 milini di euro. Il trend è di grande sviluppo ma si parte da basi molto basse percui le percentuali dicono poco. So che pare autopromozionale [ma è solo per sintesi] sul blog trovi tuti i dettagli e le fonti.
A dopo.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
Supponendo anche le migliori intenzioni c’è che, secondo me, 100 blog sono decisamente troppi: quanti di voi ne leggono altrettanti ogni giorno? Secondo: mi pare che sia fondato il rischio mescolone: tutti parlano un po’ di tutto. Credo sarebbe meglio avere competenze specifiche. Terzo: a questo punto dovrei leggere Luca Conti su Pandemia o sul Nova? Nel senso: è una replica o i blog sono distinti? E se sono distinti secondo quale logica i post stanno da un parte o dall’altra? C’è differenza tra prima e seconda scelta?
Mi rendo peraltro conto che queste son critiche da “addetto ai lavori” che, secondo me, è nostro errore comune: dimentichiamo che là fuori c’è tutto un mondo che non ci caga pari, che non ha già problemi di aggregatore feed saturo e per cui Nova potrebbe invece essere il primo “portale” sul mondo dei blog.
il senso mi pare abbastanza chiaro: ilsole24 cavalca una moda e pensa di trarne vantaggio, i blogger pensano di ricavarne visibilità.
O no?