Mi chiedo quanti di quelli che hanno preso a sberleffi il “povero” Luca Luciani abbiano colto la vera natura del problema. Waterloo o Austerlitz? Chi se ne frega. Il fatto che il lucone non capisca un acca di storia forse non è rilevante, vista la natura del suo lavoro (anche se non guasterebbe).
Il vero problema è che anche epurando il suo discorso dalle gaffe storico-geografiche, quello che rimane è a tratti inquetante. Arroganza (le parolacce possono avere un senso, ma vanno sapute usare), boria (io sono io, voi non siete un cazzo, diceva il Marchese del Grillo), alienazione delle responsabilità (ma da quando se le aziende vanno male la colpa è solo dei dipendenti? i Dirigenti che fine hanno fatto?) ed in generale dalla realtà (ma Luciani quant’è che non parla con i suoi dipendenti, per non sapere che sono tutti – loro si – incazzati neri? E non certo da qualche giorno!). Il tutto condito in salsa pseudo-piennelliana da quattro soldi.
Il vero problema è che il discorso di Luciani è paradigmatico. Paradigmatico dello stile di Telecom. Paradigmatico di un’azienda della quale Luciani è un volto rappresentativo.

A tal proposito da leggere – tra gli altri – il post di Gaspar, quello di Vittorio, quello di Alessandro , quello di Gigi, quello di Giacomo (a proposito, grazie della foto!). Aggiungo quello – appena pubblicato – di Massimo, che condivido appieno.