Mentre ci si interroga sul tema degli UGC, in una settimana dominata da conversazioni più o meno dal basso (ma continua a piacermi poco la dizione “dal basso“), la simpatica Barbara Chicca, di Uniroma Network, mi intervista su Bloglab e – in particolare – sul professional blogging. Posto qui le risposte all’intervista, per conoscere il vostro punto di vista in proposito…

Cos’è Bloglab?
Un laboratorio ideato dalla sinergia tra blogger, docenti universitari (anch’essi blogger per passione) ed aziende. Nasce lo scorso anno da un’idea mia e di Antonio Sofi, docente dell’Università di Firenze e – visto il successo dell’iniziativa – abbiamo pensato di replicarla quest’anno, con l’aggiunta delle Università di Torino, di Genova e di Urbino. Sostanzialmente è una “scuola di blogging”, nella quale i partecipanti sono chiamati ad aprire un blog con il supporto di esperti, e completano il loro percorso con uno stage in azienda.

Perchè una “scuola” di blog, quali competenze è necessario acquisire per gestire un blog in modo professionale?
Per “aprire” un blog non sono necessarie particolari competenze, l’operazione è semplicissima e bastano pochi minuti. Ma avere un blog personale ed usare il blog come strumento di comunicazione “professionale” sono due cose ben diverse. Che lo si usi nella comunicazione d’impresa (ad esempio nel corporate blogging) o che lo si adotti nel contesto di una attività editoriale (come nel caso del micro-publishing) il ricorso al blog richiede competenze e know-how specifici che vanno ben oltre quelli che servono per aprire uno spazio su myspace.
È necessario comprendere le relazioni che esistono tra la blogosfera ed il sistema dei media “tradizionali”, quali sono i linguaggi da adottare in quello che è un vero e proprio mondo, quali le metodologie per entrarvi in contatto. Spesso a tutto ciò le aziende ed i media “classici” non sono preparati. Non si tratta di “piegare” il blog a linguaggi e mondi per i quali non è nato, ma di comprendere come il blog, con il suo linguaggio, possa essere utilizzato in tali contesti. Per questo motivo io ed Antonio abbiamo pensato a bloglab.

In che modo un blog realizzato da un blogger professionista si differenzia da quelli privati?


Premesso che più che formare “blogger professionisti” il nostro obiettivo è quello di formare professionisti che sappiano usare il blog, le differenze sono varie. Il blog professionale ha un obiettivo, una linea editoriale, un progetto. Non è fatto principalmente per piacere a chi lo scrive ma per essere compreso da chi lo legge. I blog personali non devono preoccuparsi di tutto ciò, devono piacere prima di tutto a chi li scrive. Tutto il resto viene in un secondo momento.

Si può fare del blog un lavoro, soprattutto nel settore della comunicazione?
Ricollegandomi alla domanda precedente, conoscere la blogosfera e le sue regole è secondo me ormai un obbligo per chiunque lavori nel mondo della comunicazione. In tal senso sono già molti i professionisti che – lavorando in tale settore – hanno quotidianamente a che fare con i blog. È una competenza che nelle aziende manca, e che comincia ad essere richiesta. Detto questo, ci sono persone che hanno fatto del loro blog una fonte di reddito. Anche se in Italia sono ancora decisamente poche.

Quali sono i prossimi passi per bloglab?
La seconda edizione è appena iniziata, ma stiamo già pensando a “spin off” del laboratorio, nei quali sperimentare nuovi linguaggi e nuove modalità di lavoro, dedicandoci a progetti specifici che vedano coinvolte aziende ed istituzioni già dalla prima fase del laboratorio.