Mi chiedo se il Signor Rossetti della Mosaico Arredamenti abbia già percepito l’effetto boomerang della sua azione legale contro Sergio Sarnari.

La storia è riassumibile in due righe: Sergio acquista dei mobili ma non si ritiene soddisfatto, parla della cosa sul suo blog in un modo che l’Amministratore della Mosaico Arredamenti ritiene diffamatorio, e questi lo denuncia chiedendo un risarcimento di 400.000 euro (alla faccia!). Rossetti inoltre ha anche la brillante idea di minacciare di ulteriori azioni legali tutti gli altri utenti che dovessero commentare il post …direttamente nei commenti al post in questione:

Consiglio a coloro che hanno intenzione di inserire sul
presente blog notizie non veritiere e/o diffamatorie sulla società da
me rappresentata di valutare l’opportunità di tale comportamento,
rappresentando che le azioni giudiziarie sin d’ora promosse nei
confronti del sig. Sarnari saranno estese a quanti concorreranno a tale
fattispecie criminosa e/o civilmente illecita”

Ora, senza entrare nel merito della questione, mi chiedo se Rossetti si sia reso conto della stupidaggine fatta in primo luogo denunciando Sergio, ed in secondo luogo minacciando i suoi commentatori. Ovviamente la notizia è stata ripresa, tumblrata, twitterata, diffusa, commentata, analizzata e riportata da mezza blogosfera, con due conseguenze immediate:

  • la notizia è stata amplificata, con le conseguenze in termine di immagine che si possono bene immaginare per la Mosaico Arredamenti, che prima non conoscevo ma che in futuro eviterò accuratamente;
  • Google, come fa notare Caterina, sta facendo il suo lavoro, a giudicare dai risultati della ricerca “Mosaico Arredamenti” (stamane era in quarta posizione, ora in seconda… tra poco chissà…). E neanche questa si può proprio definire buona pubblicità…

In conclusione, caro Signor Rossetti, fare Corporate blogging è una scelta. Ma non si può impedire che la conversazione proceda. E non si può “scegliere” che gli altri parlino di voi. Non nella blogosfera. Faccia una cosa, mi dia retta: invece di consigliare, segua il consiglio di Antonio Tombolini, non rimedierà alla brutta figura, ma avrà dimostrato che sbagliando si impara.