Ci si mette anche la FIEG. Nelle intenzioni di Carlo Malinconico la soluzione alla disastrata situazione dell’Editoria italiana (soluzione transitoria, per carità!) dovrebbe essere data dalla Rete. Eh si, perchè agli utenti internet non basta pagare l’iniquo compenso dell’ineffabile Bondi. Dovrebbero pagare una  tassa (tassa piccola, per carità!) anche per supportare il settore dell’editoria. D’altro canto, è innegabile che la colpa del tracollo del settore editoriale sia di Internet.

Questa Rete cattiva, che fa fallire le major per la pirateria e dissesta l’editoria con tutte queste informazioni on-line. Questa Rete nefasta, i cui utenti devono pagare, pagare, pagare. Devono pagare colpe che non sono loro. Pagano la colpa di vivere in un paese che vede nella Rete una minaccia piuttosto che un’opportunità. Pagano la colpa del fatto che in Italia invece di investire nell’innovazione per favorirla, si ideano nuove tasse per proteggere dinosauri della cui scomparsa non solo nessuno si accorgerebbe, ma molti giorebbero. Pagano il peso di un mondo vecchio, che si rifiuta di cambiare, che non vuol morire e vive come un virus, sulle spalle di un organismo che finirà per consumarsi.

Le affermazioni di Malinconico non sono gravi perchè figlie dell’ignoranza. Non sono abberranti perchè generate dalla malafede. Sono disastrose perchè rischiano di essere ascoltate da una classe dirigente da gerontocomio, che pur di mantenere lo status quo è tranquillamente disponibile, anzi bendisposta a sacrificare i suoi figli. A sacrificare il futuro del Paese. E quindi eccoci qui, che invece di indignarci perchè l’Italia non investe in innovazione, non spende per le reti a banda larga, non si adopera per combattere il digital divide, ci troviamo costretti ad ascoltare i farneticamenti di chi, invece di lavorare per favorire il cambiamento, vorrebbe seppellire l’innovazione sotto tasse e balzelli. Vorrebbe che nulla cambiasse mai. Vorrebbe un sistema statico. Fermo. Immutabile. E non capisce ( o forse non vuole capire) che l’immutabilità che tanto ricerca è il germe della malattia che ci sta consumando dal di dentro. Che sta avvicinando il nostro Paese al terzo mondo, piuttosto che spingerlo a migliorarsi.

E quindi nessuna meraviglia per l’ultima idea di Malinconico, figlia di una classe dirigente che guarda al passato preoccupata che nulla cambi, che nulla si muova. Che nulla la insidi.

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