Google+ è il tema del momento per chi si occupa di Social Network. In questi giorni sono rimbalzate in rete pagine e pagine di commenti, impressioni, critiche, descrizioni della piattaforma social di Google. Riuscirà a sbaragliare Facebook? Metterà alle strette Twitter? Quanto impiegherà a sviluppare un processo di integrazione con le altre applicazioni di BigG come la mail, il feedreader, la suite di office automation? E’ presto per dirlo. Sarà necessario, per dare risposte sensate, verificare come risponderà l’utenza (quella normale, non i geek!).
Ho ritenuto invece utile riassumere – per tutti quelli che me lo hanno chiesto – le principali differenze e le più importanti analogie tra Google+, Twitter e Facebook.
L’ho fatto ricorrendo ad una semplice infografica che riporto qui di seguito (per ingrandirla, cliccare sull’immagine). Spero vi sia utile!
solo una precisazione: anche twitter ha le liste!
@Clay Bass (@claybass)
Si, ma ti servono a raggruppare i tweet in entrata, non per scegliere con chi condividere le cose, però evidentemente non si capisce, da come l’ho scritto ! 🙂
Apprezzabile sintesi. Ovviamente la realtà, soprattutto per quanto riguarda FB, è più complessa (e questo potrebbe essere una leva del successo di G+). Per esempio, non è detto che tutti i miei amici VEDANO i miei aggiornamenti (potrebbero averli nascosti, o bloccato l’applicazione); inoltre, posso escludere alcuni amigi da singole condivisioni.
Altro “plus” di G+ potrebbe essere la differenza tra “condivisione” e “visibilità” dei miei aggiornamenti; se non ho capito male, in G+ io posso ritornare sulle mie decisioni, e rendere privato un contenuto aperto, o, più finemente, escludere Cerchie o singoli dall’accesso a quel contenuto. Un bel vantaggio rispetto a FB, che ti obbliga a scegliere (farraginosamente) all’inizio e non consente “pentimenti” (se non la radicale scelta di eliminare il post tout court).
@Paolo Porcaro
esatto Paolo, ma far passare il concetto di “visibilità” invece che di “condivisione” non sarà semplicissimo, IMHO…
@Stefano Epifani
uhm… ho usato una lista di twitter per raggruppare delle persone. Accedendo alla pagina http://twitter.com/pescepirata/pescipirati vedi i tweet di quelle persone, anche se non sei loggato (cosa che invece non è possibile per i nuovi gruppi di facebook)
@Clay Bass (@claybass) giusto
Bella, utile almeno quanto tanti commenti su blog in inglese. L’italiano è per te una scelta, o la hai già tradotta – dove? O la tradurrai?
@Gianluca Marcellino
Pensi possa essere utile tradurla? l’ho fatta in italiano perchè di solito ho rapporti con italiani, ma se credi sia utile, la si traduce rapidamnte! 🙂
Mi sembra che la gran parte dei commenti e delle valutazioni focalizzino un unico aspetto, il social network, come fosse l’aspetto principale su Google+. Al di là dell’enfasi sui numeri, mi sembra che la questione possa essere più ampia. Dopo aver usato Android per collegare il mobile, oggi è il turno del sociale perché è più facile, domani sarà qualcos’altro nel tentativo di costruire il sistema operativo della rete che tutto ingloba e nulla fa uscire, come mai Facebook,Apple o Microsoft abbiano mai pensato di fare.
ti rispondo su G+ (mi pare ci sia un errore…)
https://plus.google.com/u/0/102955998302474049864/posts/WrZZUj4ThQn
Bello spunto Stefano!
Ho cercato di affrontare l’argomento anche io qui:
http://www.doctorbrand.it/2011/07/google-plus-e-social-network-il-marketing-e-equilibrio-tra-contenitori-e-contenuti/
Mi farebbe piacere ricevere un tuo feedback… 🙂
Grazie,
Jac
@Stefano Epifani
forse il concetto di visibilità potrebbe essere spinto dalla diffusione di alcuni trucchi, come usare una Cerchia “vuota” come “cartella bozze” (letto su Il Post) 😉
Forse servirà ad avere una più attenta valutazione sui siti da portare in prima pagian… a me quel +1 fà paura.
Simona
Grazie, molto interessante.
Ho citato questo post sul mio nuovo blog dedicato a Google Plus 🙂
Ciao Stefano, molto interessante, grazie! Aggiungerei una caratteristica che mi piace molto di G+ e cioè che un profilo possa essere pubblico. Anche ciò che condivido può essere pubblico e quindi visto da chiunque anche se non fa parte delle mie cerchie. Questo è evidente usando l’app mobile, dove ho addirittura una tab “nearby” dove vedo i post di utenti a me sconosciuti che sono localizzati nelle mie vicinanze. La potenza di G+ secondo me sta proprio in questo, ovvero la libertà di condividere all’interno di un range massimo: da chiunque a alla singola persona. Nel mezzo ci sono tutte le cerchie. Che ne pensi?