Ho appena ricevuto una mail dagli amici dell’AIGERS, l’Associazione di Ingegneri Gestionali della mia Università (si lo so, insegno a Scienze della Comunicazione, ma mica è vietato avere amici ingegneri!!) che mi comunicano il lancio di una loro nuova iniziativa che mi sembra davvero degna di nota.
“Social Aigers” è un social network che si propone di creare una rete di professionisti grazie alla quale gli utenti possano condividere esperienze e ampliare rapporti personali e professionali con tutti i membri della community. Si aggiunge ai tanti Social Network che stanno tentando di prendere piede in Italia ma a mio giudizio ha alcune caratteristiche di unicità che lo distinguono dagli altri: il fatto di essere focalizzato sugli ex-studenti dell’Università, il fatto di essere evidentemente indirizzato ad una rete professionale specifica, il fatto – non indifferente – di nascere in seno ad una associazione con obiettivi no-profit.
Naturalmente, ci si può iscrivere anche se non si è soci dell’Associazione. Io l’ho appena fatto.
technorati tags: AIGERS, Social Network, Ingegneria Gestionale
ah, è aperta a tutti? Credevo fosse riservata ad ingegneri gestionali (attuali o futuri), magari una nota in prima pagina a riguardo ci starebbe bene..
La cosa è _molto_ carina, anche se potrebbe sembrare un po’ un ripoff di linkedin.
Negli Stati Uniti da circa due anni si sono affermati i gruppi di utenti che sono accomunati da particolari interessi tipicamente business. Si tratta, probabilmente, del superamento del modello di network sociale che in Italia sembra ancora dominare.
Il progetto sopra citato, però, sembrerebbe troppo rivolto ad un gruppo selettivo: questo aspetto mi pone un interrogativo, cioè se sia la rete – in particolare quel modello di evoluzione di internet – la piattaforma più idonea per un ristretto gruppo di persone che già si conoscono.
Ho letto un articolo che parlava delle comunità web specializzate per la ricerca tele-medicale: il valore del web é quello di stabilire delle relazioni di collaborazione tra persone che, personalmente, non si conoscono. Questo aspetto é, a mio avviso, il vero valore aggiunto del web.
L’esempio riportato sembrerebbe una limitazione implicita, quasi una contraddizione dello strumento in sè.