Su TheNextGov

Da Aprile di quest’anno qualsiasi cittadino europeo può presentare una proposta di atto legislativo in qualunque settore di attività per il quale l’Unione Europea è competente a legiferare. Iniziativa senza dubbio lodevole. Senza dubbio un ottimo passo verso la partecipazione, nella direzione del tanto agognato Open Government.
Certo, per poter presentare l’iniziativa è necessario che essa sia sostenuta da un gran numero di firme (per non parlare dei numerosi paletti e dei lunghi tempi previsti dall’avvio dell’iniziativa fino all’esame da parte del legislatore europeo, circa 20 mesi); ma non sarà certo questo a fermare la voglia di partecipazione dei cittadini europei, soprattutto in considerazione del fatto che le firme possono essere anche apposte online. Come? Nulla di più semplice: basta scaricare un software da installare su un server ed il gioco è fatto. Si, avete letto bene: scaricare un software. E, piccolo particolare – adeguarsi alle (rigorose) normative necessarie per poter raccogliere firme online. Ma il particolare, a conti fatti, non è così piccolo.

Giorni fa Alessandro Gilioli mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere aprire un blog nell’area dedicata ai collaboratori dell’Espresso. Lì per lì, preso da TechEconomy ed altre cose, non me la son sentita di accettare. Tuttavia poche ore sono bastate per rendermi conto che – con il mio amico Ernesto – avremmo avuto bisogno di una nuova “casa virtuale” per parlare di alcuni argomenti a noi cari. Una casa non solo per specialisti, più generalista di TechEconomy o dei nostri blog. Quale casa migliore di quella dell’Espresso, e quale proposta migliore di quella di Alessandro?

Ecco quindi nascere TheNextGov: un blog in cui io ed Ernesto, con il quale ho da tempo la fortuna di condividere numerose vicende professionali e di vita, rifletteremo assieme ai lettori sui temi dell’amministrazione digitale, della governance e, in sintesi, del se e del come le tecnologie possano contribuire a farci diventare cittadini migliori.