Qualche giorno fa ho raccontato su queste pagine della brutta esperienza avuta con Procter & Gamble relativa ad una loro dipendente non proprio …disponibile. Bhè, a pochissimi giorni di distanza dalla pubblicazione del post sono stato contattato dalla responsabile del settore recruiting. Persona gentile e cordiale con la quale abbiamo avuto modo di chiarire la cosa.
Dal chiarimento sono emerse alcune cose che mi sembra corretto – avendolo già fatto in precedenza – riportare qui:
dati oggettivi:
- la tipa contattata dalla mia studentessa non è più la responsabile del recruiting ed ora si occupa di altro; il che non toglie che si sia comportata in modo non esattamente esemplare;
- il responsabile del personale citato nel post non è il responsabile del personale nazionale, ma territoriale; il che non toglie che sia sembrata una persona estremamente competente ed entusiasta del suo lavoro, come già detto;
mie valutazioni:
- la nuova responsabile del recruiting è – a differenza della precedente – una persona estremamente disponibile e cordiale, che non mancherò in futuro di importunare con i miei tesisti;
- la Procter & Gamble sta molto attenta ai blog. E questo mi sembra un dato estremamente interessante. Il fatto che sia stato contattato dopo appena un paio di giorni dalla pubblicazione del post incriminato vuol dire che non solo in P&G c’è qualcuno che costantemente effettua un monitoraggio della blogosfera per verificare chi parla dell’azienda e come ne parli, ma anche che questo qualcuno si prende regolarmente la briga di instradare le informazioni che acquisisce verso i canali più appropriati. E vuol dire anche che i personaggi in tal modo raggiunti si prendono realmente la briga di verificare situazioni e contesti, con l’obiettivo di tutelare l’immagine dell’azienda e di risolvere gli eventuali problemi.
Perchè tre a uno? semplice: dei tre punti due sono per il responsabile del personale e la responsabile recruiting, l’altro per l’attenzione ai blog…
technorati tags: Procter & Gamble, P&G
P&G ha imparato che la reputazione è fluida, ogni esperienza negativa può diventare positiva. I giudizi si possono cambiare.
P&G rimane sempre per chi si occupa di marketing l’azienda per eccellenza.
@Maurizio
infatti, per questo motivo ero rimasto così “gelato” dalla prima risposta… ma come dici anche tu, al di là dei singoli malcapitati individui, sono un’azienda sveglia, oltre che seria…