Phishing Lesson Nr. 1

Phishing Lesson Nr. 1

pesca.jpgMa io dico…

quando provate a fare phishing su indirizzi italiani, non potreste almeno far tradurre meglio i messaggi? Oggi non avevo finito di complimentarmi mentalmente per una mail pressochè impeccabile nella quale mi si chiedeva cordialmente di fornire i dati del mio conto Banco Posta per un aggiornamento del sistema (non ho un conto Banco Posta, ma il messaggio era fatto talmente bene che mi è quasi dispiaciuto), che mi è arrivata ‘sta cosa qui:

“Cliente caro di Poste Italiane,
Recentemente abbiamo notato uno o più tentativi di entrare al vostro cliente di Poste Italiane
da un IP address straniero.

Se recentemente accedeste al vostro cliente mentre viaggiavate, l’inizio attività insolito
i tentativi possono essere iniziati da voi. Tuttavia, se non iniziaste
l’Istituto centrale di statistica del ceppo, visiterà prego Poste Italiane presto come possibile verificare il vostro identità”

Ora, a parte il fatto che è divertente pensare all'”istituto centrale di statistica del ceppo“, cosa vi costa tradurre per benino? Magari qualcuno ci casca, o almeno per premiarvi vi fornisce i dati!

…eh… benedetti ragazzi…

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11 Comments
  • .mau.
    Rispondi
    Posted at 7:12, 10 Aprile 2007

    Di phishing ne ho letti tanti, ma “l’istituto centrale di statistica del ceppo” mi mancava. Ci ho perso un po’ per capirlo.
    Però dimentichi una cosa: è difficile scrivere un messaggio in una lingua se non sei un parlante nativo. Oggettivamente, se io dovessi preparare un phishing per BancoPosta o Intesa-Sanpaolo (hai notato che non se ne sono ancora accorti, della fusione?), non lo scriverei in italiano ma in burocratese…

  • tuxology
    Rispondi
    Posted at 7:24, 10 Aprile 2007

    eheh arrivata anche a me una lettera di bancoposta; peccato non abbia un servizio simile abilitato 🙂

    A stò punto tanto vale non truffare, o lo fai bene (anche se ovviamente non è corretto) o almeno eviti di perdere tempo per niente (ergo, che vadano a lavorare!).

    Ciao 🙂
    francesco

  • Gioxx
    Rispondi
    Posted at 7:47, 10 Aprile 2007

    Ehehe Stefano, e non hai visto il meglio! Prova a dare una occhiata alla pagina http://www.gfsolone.com/cpfp_1.html che avevo fatto per gli studenti del mio corso. In fondo (nel “materiale infetto”) scarica il pacchetto dedicato al phishing (sono due mail proprio su bancoposta) e fatti due risate 😛

  • Dario Salvelli
    Rispondi
    Posted at 8:04, 10 Aprile 2007

    Anch’io ultimamente ho avuto un email di phishing di Poste Italiane che recitava in oggetto: “Poste Italiane chiede il tuo aiuto”.
    Purtroppo ci sono ancora persone che ci possono cascare; è ovvio che non bisogna fornire i propri dati personali a nessuno. Che ne dici Stefano questo è collegabile all’identità digitale ? 😉

  • Pier Luca Santoro
    Rispondi
    Posted at 8:13, 10 Aprile 2007

    Anche io ne ho ricevuto parecchie di “poste Italiane”; ho segnalato alla polizia postale [quella vera] la cosa che mi ha risposto che sono al corrente.
    Adesso pare che l’iltima frontiera sia il phising per telefono…. occhio!
    Un abbraccio.
    Pier Luca Santoro

  • Stefano Epifani
    Rispondi
    Posted at 7:13, 11 Aprile 2007

    @Mau
    facciamo un corso di lingua per phisher? 🙂

  • Stefano Epifani
    Rispondi
    Posted at 7:13, 11 Aprile 2007

    @tuxology
    appunto! 🙂

  • Stefano Epifani
    Rispondi
    Posted at 7:14, 11 Aprile 2007

    @Gioxx
    …senza parole..

  • Stefano Epifani
    Rispondi
    Posted at 7:14, 11 Aprile 2007

    @Dario
    Identità digitale e phishing? non male come.. potremmo lavorarci! 🙂

  • Stefano Epifani
    Rispondi
    Posted at 7:14, 11 Aprile 2007

    @Pier Luca
    Si, ne ho sentito parlare…

  • Tiziana
    Rispondi
    Posted at 13:22, 26 Aprile 2007

    in quelle che erano arrivate a me, era tradotto anche “clicca qui” … !!

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