Lo sport nella Rete
Qual’è il rapporto che lega gli sportivi con la propria squadra? E come viene influenzato dagli sviluppi dei social media? In altri termini, quali sono gli impatti del cosiddetto Web 2.0 sulle relazioni tra tifosi, atleti e società sportive?
Da queste domande parte la riflessione sullo sport nell’era del Web che rappresenta la bozza di un mio contributo (scritto per chi si occupa di sport, prima che di Web) ad un libro di prossima pubblicazione sulla comunicazione sportiva e che – come di consueto – ho il piacere di condividere con voi, naturalmente in attesa dei vostri commenti.
Buona lettura!
Scarica: sport_e_reti.pdf
technorati tags: blog, web2.0, sport, mediasport, sportivi, tifo, atleti
Fabio Brocceri
Ok, appena scaricato. Sembra molto interessante… Tornerò tra qualche giorno a lasciare plausi o critiche. 😉
Federico Bo
Due considerazioni:
– la facilità nel creare spazi online e nel generare e distribuire contenuti sembra, nell’ambito sportivo come negli altri, davvero far emergere le comunità (praticanti, amatori) e le realtà (vedi sport meno popolari) che prima dell’avvento del web avevano molte difficoltà a trovare un luogo di incontro, di discussione, di partecipazione.
– il medium digitale sembra attenuare la violenza e l’intolleranza non solo verbale che contraddistingue altri media anche periferici (vedi radio locali). Hai potuto verificare questa ipotesi visitando i siti/blog non ufficiali delle squadre romane e confrontando il linguaggio con quello, notoriamente becero e violento che si sente nelle radio capitoline? Forse la netiquette ed una maggiore educazione al dialogo nelle comunità virtuali potrebbe aver creato una differenziazione “socio-culturale”…
Stefano Epifani
@Fabio
ottimo, ti attendo! 🙂
Stefano Epifani
@Federico
Caro federico, entrambe le cose sono accennate nel testo, anche se meriterebbero un approfondimento! 🙂
Federico Bo
Citavo il caso specifico di Roma perché – perdonami – “emblematico”: se si nota una differenza di toni e di linguaggio tra radio e blog/forum in un contesto difficile come romano allora si può davvero affermare che il “mezzo” stabilisce le regole del linguaggio e dell’interazione (cosa non così scontata).
Io continuo a pensare che c’entri la natura ancora sostanzialmente asincrona degli strumenti a disposizione del Web. Cosa succederebbe in un universo virtuale persistente (più avanzato tecnologicamente di Second Life)?
Fabio Brocceri
Una buona fotografia del fenomeno: non troppo specifica nè troppo generica. Mi è piaciuta la nota n.10, non credevo che questa ‘leggenda metropolitana’ avesse un fondamento statistico… A presto.