Dice il mio amico Maurizio sul tema Wikipedia:
Stiamo arrivando a un punto in cui Wikipedia sta assumendo lo stesso status dei grandi media: l’accettazione acritica dei suoi contenuti. Se ci pensate, è una cosa incredibile: certo, per un’enciclopedia dovrebbe essere il minimo sindacale, ma nessuno si metterebbe a credere aprioristicamente che le informazioni presenti su un sito qualunque siano vere […] in pochi anni l’enciclopedia è diventata qualcosa da prendere davvero sul serio; io non me lo sarei affatto aspettato
Come sa Frieda, con la quale ho sempre scambiato opinioni in modo “vivace” (ed alla quale va tutta la mia solidarietà per l’assurda vicenda che la vede coinvolta), le mie opinioni su Wikipedia sono varie. E contrastanti. Ma l’osservazione di Maurizio più di altre mi fornisce l’occasione per esprimerne una in particolare, relativa all’affidabilità di Wikipedia. Affidabilità che i sostenitori dell’enciclopedia collaborativa più grande del mondo difendono a spada tratta, e che i suoi detrattori utilizzando come principale arma da rivolgervi contro.
Ma il punto della situazione non è definire se e quanto le voci presenti su Wikipedia siano “affidabili” o meno. Il vero punto è capire se il lettore medio di Wikipedia abbia o meno idea di cosa si trovi ad utilizzare. E dall’affermazione di Maurizio, che di cose wikipediane se ne intende, mi sembra proprio di capire che c’è una forte discrasia tra quelli che sanno cos’è Wikipedia, e quindi quali sono i suoi limiti, e quelli che invece si limitano ad usarla acriticamente (diciamo un 90% dei suoi utenti?).
L’accettazione acritica dei suoi contenuti è per gli utenti di Wikipedia la norma ormai da anni; tutti quegli anni in cui migliaia di studenti poco accorti di ogni ordine e grado ne hanno imparato a copiare di peso i contenuti per temi, tesi, tesine e compagnia cantante. Maurizio ha ragione: nessuno si metterebbe a credere aprioristicamente che le informazioni presenti su un sito qualunque siano vere (e anche di questo, siamo sicuri?). Ma Wikipedia è un sito qualunque? è considerata un sito qualunque? Decisamente no. E nell’immaginario collettivo assurge al ruolo di fonte attendibile. Anzi, spesso di fonte inequivocabilmente attendibile. Tanto che viene citata in migliaia e migliaia di tesi.
E qui – a mio modo di vedere le cose – sorge un problema di affidabilità che, per la natura stessa del sistema, non può essere garantita. Chi sa come funziona l’enciclopedia libera è ben conscio di ciò, e quindi valuta i suoi contenuti di conseguenza, ma siamo sicuri che la maggior parte dei visitatori sappia cosa sta utilizzando?
Certo, un problema che non dipende principalmente da Wikipedia ma dai suoi utenti (come dire: il male non è nelle cose ma neglio occhi di chi le guarda), ma che Wikipedia – proprio per rafforzare la sua credibilità – dovrebbe affrontare con più forza di quanto non faccia attualmente.
Io ho un altro punto di vista in merito da proporti. Che risponde alla domanda: “Cosa c’è di leggibile in modo acritico?”
La risposta è semplice: NULLA.
Perché anche le enciclopedie “classiche” fanno i loro errori. Anche i libri di testo scolastici. Anche i saggi. Persino le fonti dirette di informazione sul campo.
Eppure, storicamente, queste sono fonti “affidabili” che praticamente tutti leggono in modo acritico. La gente legge il giornale la mattina, guarda il telegiornale durante il giorno, legge un libro, prende l’enciclopedia per sapere “qual è la verità”. Peccato che non c’è nessuno che possa confermarne la validità.
E’ corretto? Personalmente, non credo. Ma è sempre successo così. Anche sul livello interpersonale ci “fidiamo” di quello che ci dicono i nostri amici, ma dicono sempre sempre il vero? No. Molto semplicemente anche solo per un errore di comprensione, o per l’effetto telefono senza fili (buffo dirlo al tempo dei cellulari eh?).
Il punto è che con Wikipedia, ma ESATTAMENTE COME PER QUALUNQUE ALTRA FONTE, vanno lette le informazioni in modo critico. E questo è quanto. Stigmatizzare Wikipedia per questo lo trovo parecchio ingenuo… e illusorio di una utopia irrealizzabile.
Ma il tutto risale sempre alla domanda iniziale: “Cosa c’è di leggibile in modo acritico?” – Nulla.
@Folletto Malefico
Condivido tutto ciò che hai detto, ma ti chiedo: nella lettura di una tesi di laurea, accetti come fonti autori che conosci anche tu, che sono identificabili, che hanno pubblicato testi che hai letto E un riferimento a Wikipedia con la stessa disinvoltura?
E’ troppo semplice liquidare il problema affermando che nulla è leggibile in modo acritico. Questo lo so anche io. Certo, se qualcuno mi cita nella sua tesi di laurea Davide Casali, non mi importa un fico sul fatto che Davide Casali abbia detto ciò che ha detto su un libro stampato o su Wikipedia. Il punto, lo ripeto, non è se Wikipedia sia affidabile o meno ma se i suoi utenti abbiano consapevolezza dello strumento che usano.
Si, appunto. Quel che dicevo. 😉
Il problema non è che le persone non abbiano consapevolezza dello strumento Wikipedia, è che non hanno consapevolezza di QUALUNQUE strumento! 🙂
Il mio commento riguarda il fatto che continuiamo a puntare il dito su Wikipedia, quando basterebbe guardare con cosa si confronta per capire che è probabilmente il miglior strumento ad oggi possibile come affidabilità: perché è verificata e verificabile in modo continuo.
Nella lettura di una tesi di laurea? Non è così facile. “Accetto” cosa vuol dire? Se io conosco l’autore so quanto affidabili siano dal mio punto di vista (quindi, già una bella montagna di relativismo) allora so anche se è più o meno affidabile di Wikipedia. Se non lo conosco dovrei documentarmi, nel qual caso mi è MOLTO più facile verificare Wikipedia che l’autore. 😉
Ma per dire: “Why You Can’t Help Believing Everything You Read” @
http://www.spring.org.uk/2009/09/why-you-cant-help-believing-everything-you-read.php
Anche da un punto di vista cognitivo siamo “fregati”, perché tendiamo a crederci. 😉
E non possiamo farci nulla, se non sviluppare un senso critico che si attivi sempre. 🙂
Però… smettiamola di puntare il dito a Wikipedia, dico io. Il problema è a monte, Wikipedia è solo uno dei tanti strumenti che ne soffre. 🙂
Si può vedere in modo critico Wikipedia ma bisogna togliersi il cappello e abbassare il capo dinanzi ad una enciclopedia come l’enciclopedia britannica…
ormai il dibattito sull’autorevolezza di wikipedia è diventato troppo vago. Di quale wikipedia si parla? Di quella in lingua inglese (conoltre 3 milioni di voci, alcune fatte benissimo?) o di quella italiana (con voci molto superficiali)? Guardate (sulla wikipedia italiana) le voci sulle squadre di calcio e guardate le pagine su tiscali o su telecom italia: è facile trovare gente che scrive (gratis) sul calcio ed è difficile trovare gente che scrive (gratis e bene) su finanza e tlc…
Alla fine l’enorme numero di persone che ci lavorano dedicando un minuto del loro tempo al progetto rappresentano una garanzia di correttezza. Certo su milioni di voci qualcuna può sfuggire ma l’immediatezza del mezzo rispetto all’enciclopedia tradizionale non ha eguali. Pensate al costo di ripubblicazione per un errore grave nell’enciclopedia britannica…mentre su wikipedia il passaggio continuo di utenti implica una velocità di correzione incredibile.
Una volta, un venerdì sera, alle 23,30, ho provato a vedere cosa succedeva postando su Wikipedia una voce nuova non corretta.
L’ho fatto scientemente e di proposito.
Sai cosa è accaduto?
Che la voce non corretta da me inserita è stata proposta per la cancellazione, secondo la procedura di Wikipedia che procede poi in una settimana, alle 23,43, cioè solo 13 minuti dopo.
Così tanto per dirne una.
Rob.